Dopo aver frequentato la prestigiosa scuola Alberghiera di Stresa, sul lago maggiore, con il massimo entusiasmo sono partito per alcune tra le più belle località d’Italia, lavorando in Grand Hotel 5 stelle imparando concetti e sapori dell’alta cucina Italiana.
Dopo aver imparato le basi delle cucina italiana ed aver raggiunto una buona posizione professionale nel 1999, decido di rimettermi in gioco e di voler vedere da vicino le cucine dei grandi ristoranti francesi, per apprendere le tecniche e l’organizzazione nelle grandi brigate. Si apre così la mia parentesi francese con i primi 2 anni nella capitale, Parigi.
L’esperienza al ristorante Italiano “Carpaccio” a Parigi è formativa e di grande stimolo, con l’assegnazione della 1° stella Michelin assoluta ad un ristorante di cucina italiana a Parigi. Il ristorante all’epoca era guidato dallo chef Davide Bisetto, a sua volta supportato dagli chef Sergio Mei e Alberico Penati.
Nel periodo Parigino si inseriscono altre esperienze importanti come quelle nel 2 stelle Michelin “Le Jardin” guidato dallo chef Alain Solivares.
Il ritorno in Italia è dettato dalla possibilità di lavorare con un maestro assoluto della cucina Italia, entro quindi a far parte della brigata del ristorante 3 stelle Michelin “Antica Osteria del Ponte” di Cassinetta di Lugagnano (Mi), dello chef Ezio Santin, supportato in pasticceria dal figlio Maurizio Santin.
Questa esperienza ha segnato profondamente la mia visione di cucina e di approccio alle materie prime che ancora oggi è alla base della mia filosofia di cucina.
Sono anni importanti per la cucina italiana e molti colleghi e amici passati dalla cucina dello chef Ezio Santin si sono poi affermati nel panorama italiano ed internazionale.
Per lo chef Ezio Santin ho avuto la fortuna, con l’amico Luigi Taglienti, anche di seguire e dirigere personalmente la gestione della brigata del ristorante “Casino di Sanremo”.
Il mio bagaglio professionale era ormai importate e consolidato, ma con il coraggio che mi ha sempre contraddistinto ho voluto rimettermi in gioco per la seconda volta ed affrontare la sfida più grande, entrando a far parte della prestigiosa brigata di cucina del “Louis XV di Alain Ducasse” a Montecarlo, il 3 stelle Michelin più iconico dell’impero stellato dello chef francese, restandoci per ben 3 lunghi ed intensi anni e diventando con il tempo una risorsa importante e di rilievo.
Tornato in Italia si presentano diverse occasioni professionali, come ad esempio il passaggio al ristorante Acanto dell’hotel Principe di Savoia di Milano.
Sono stati anni faticosi ma di grande apprendimento e crescita, in cui collaborazioni importanti hanno lasciato il segno e che mi hanno permesso di iniziare un progetto personale all’avanguardia, diventando Chef Patron nel 2007 del ristorante “Prestige” di Novara.
Il ristorante “Prestige” sin da subito raccoglie molti successi e riconoscimenti, ma alcuni problemi personali e famigliari mi impongono una pausa forzata ed il progetto viene fermato nel 2013.
Gli anni successivi sono dedicati allo studio ed alla formazione, applicati inizialmente al progetto “La Locanda di Cameri” (NO) e poi dedicati al nuovo progetto di grande rilievo, Casa Celesia di Oleggio (NO).
La mia filosofia di cucina è basata sull’importanza dei sapori riconducibili alla tradizione italiana ed allo stesso tempo nell’esaltazione delle materie prime stagionali, utilizzando tecniche all’avanguardia sempre al servizio del gusto. Considero la mia una cucina altamente complessa ma al contempo di massimo equilibrio, in cui contrasti e note predominanti riescono a coesistere formando un equilibrio finale.
Corrado Lombardo – Executive Chef Casa Celesia – Oleggio (NO)